Sulla Gazzetta Ufficiale n. 47 del 25 febbraio è stato pubblicato il Decreto legge con disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina, con il quale il Consiglio dei Ministri ha autorizzato:
- fino al 30 settembre 2022, la partecipazione di personale militare alle iniziative della NATO per l'impiego della forza ad elevata prontezza, denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF);
- per l'anno 2022, la prosecuzione della partecipazione di personale militare al potenziamento dei seguenti dispositivi della NATO:
- a) dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza;
- b) dispositivo per la sorveglianza navale nell'area sud dell'Alleanza;
- c) presenza in Lettonia (Enhanced Forward Presence);
- d) Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio, invece, è stato pubblicato un Decreto legge con ulteriori misure urgenti per la crisi in Ucraina, approvate dal Consiglio dei Ministri nella stessa giornata, che interviene in diversi ambiti:
Difesa
Introdotta una norma che consente al Ministro della difesa, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari.
Energia
In considerazione del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale è autorizzato l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza.
In caso di necessità la norma rende immediatamente attuabile la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili.
Rifugiati
Prese le prime misure per l’eventualità che una parte del flusso dei profughi si indirizzi verso il nostro Paese, Previsto quindi il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Viene inoltre disposto che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.
Università
Istituito un Fondo da 500 mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani.