Le Onlus potranno conoscere i dati identificativi dei contribuenti che hanno versato loro il 5 per mille dell’Irpef, con lo scopo di inviare a quest’ultimi “una rendicontazione dettagliata delle modalità di utilizzo delle risorse loro destinate”. Lo ha stabilito il Garante Privacy, con il Provvedimento del 19 novembre 2021 il Garante Privacy.
La conoscibilità dei dati dei donatori del 5 per mille da parte delle organizzazioni no-profit, precisa però l’Autorità, alla luce delle finalità che si intenderebbero perseguire con l’iniziativa proposta, non può prescindere, oltreché dalla volontà degli interessati, da un intervento normativo che, incidendo sulla stessa disciplina di riferimento, consideri – calibrandone la portata in rapporto ai diritti e alle libertà fondamentali degli interessati – presupposti, modalità e limiti dell’operazione.
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