Una sostanziale semplificazione normativa, la riorganizzazione dei codici tributari e del calendario fiscale ed un piano di pagamento straordinario dei debiti di natura fiscale e contributiva.
"Chiunque si troverà a gestire il dossier fiscale dopo il 25 settembre e anche a prescindere dalle diverse proposte avanzate nel corso della campagna elettorale, non dovrebbe rinunciare a lavorare a questi obiettivi prioritari, senza i quali, da un lato il nostro fisco non imboccherà in maniera convincente la strada di un corretto rapporto tra amministrazione finanziaria, contribuenti e professionisti intermediari, dall’altro non si riuscirà a dare un contributo concreto a imprese e famiglie in difficoltà estrema, in un periodo che si annuncia economicamente difficilissimo".
Lo ha affermato il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, in un dibattito sul futuro del sistema tributario svoltosi il 14 settembre a Roma, durante il quale il Consiglio Nazionale dei commercialisti ha presentato diverse proposte che vanno nella direzione di migliorare l'architettura del nostro sistema fiscale, che risale agli inizi degli anni '70.
"Il complesso delle norme che governa la materia tributaria è divenuto un ginepraio molto spesso inestricabile, foriero di contenzioso e di iniquità", ha dichiarato ancora de Nuccio. Va quindi "varata una riforma tributaria organica, che superi l’enorme bibliografia legislativa, e affronti in modo ordinato e coordinato le regole alla base delle diverse aree di tassazione. Un obiettivo, peraltro, previsto anche dal PNRR".
Tra le altre proposte presentate dai Commercialisti:
- una riforma complessiva dell’IRPEF;
- una profonda revisione delle deduzioni e detrazioni fiscali;
- l’eliminazione di tributi di modesta entità e scarso gettito;
- il superamento definitivo e generalizzato dell’IRAP.